Kuwait
"Clean Fuels" colloca il Kuwait tra i principali esportatori di sottoprodotti petroliferi.
Uno degli obiettivi principali del progetto è aumentare la capacità di conversione delle raffinerie dell'azienda attraverso la conversione di prodotti pesanti di bassa qualità in prodotti di alta qualità. I prodotti soddisfano le specifiche Euro-4/Euro-5. L'impatto ambientale è notevolmente ridotto: ad esempio, il contenuto di zolfo nella benzina sarà ridotto da 500 ppm a 10 ppm e nel gasolio da 5.000 ppm a 10 ppm.
Il KNPC (Kuwait National Petroleum Company) è ora pronto a produrre olio combustibile per navi (Bunker fuel), che contiene lo 0,5% di zolfo, in linea con i requisiti dell'Organizzazione marittima internazionale (IMO) istituiti nel 2020. Il progetto Clean Fuels è uno dei progetti strategici che servono la visione del Kuwait per il 2035 fornendo opportunità di lavoro ai cittadini kuwaitiani: da quando è stato lanciato, il progetto ha creato circa 800 posti di lavoro per i cittadini kuwaitiani e ne ha sviluppato capacità e competenze. Il progetto dovrebbe anche creare più posti di lavoro e promuovere lo sviluppo economico locale, sulla base di meccanismi pertinenti per contratti di manutenzione e servizi, specificando che i cittadini devono costituire almeno il 30% della forza lavoro per contratto. Sull'importanza del progetto per l'economia nazionale, la spesa locale è stata uno degli aspetti chiave del progetto, con i suoi appaltatori che hanno speso un totale di 1,1 miliardi di KD (circa 3,57 miliardi di dollari) al mercato locale durante tutte le fasi di esecuzione .
Per quanto riguarda l'importanza ambientale, i prodotti dell'azienda soddisfano le più rigorose specifiche ambientali globali e il progetto soddisfa le esigenze delle centrali elettriche locali di combustibile pulito a basso contenuto di zolfo, riducendo così i rischi ambientali.
(Fonte: The Peninsula Qatar)
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