Croazia – Crescita economica
L'economia croata registrerà un solido tasso di crescita nel 2022, anche se a un ritmo più lento rispetto al 2021. La domanda interna dovrebbe rimanere robusta, con i consumi delle famiglie e gli investimenti in immobilizzazioni che contribuiranno alla crescita del PIL. I consumi privati saranno sostenuti da un mercato del lavoro in miglioramento, risparmi accumulati e crescita dei prestiti al consumo. La spesa delle famiglie e l'occupazione stanno già beneficiando della forte ripresa del settore turistico croato (20% del PIL) nel 2021. Infatti, pur rimanendo del 22% al di sotto dei livelli del 2019, il Paese ha registrato un aumento del 46% dei pernottamenti da gennaio a Agosto 2021, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Anche la prossima stagione estiva 2022 dovrebbe essere di sostegno per l'economia croata, soprattutto perché il governo continuerà ad aprire il Paese ai turisti stranieri. Il contributo delle esportazioni nette alla crescita del PIL dovrebbe rimanere positivo, anche se inferiore a causa dell'aumento delle importazioni a un ritmo più rapido rispetto alle esportazioni. L'accelerazione dei consumi delle famiglie potrebbe essere limitata da un'impennata dell'inflazione: l'aumento dei prezzi dell'energia e dei generi alimentari, nonché le interruzioni della catena di approvvigionamento legate alla pandemia hanno portato a una crescita dell'inflazione al consumo.
Le pressioni inflazionistiche potrebbero allentarsi nel 2022. La crescita economica sarà stimolata dall'afflusso di fondi dell'UE: nel luglio 2021 la Commissione europea ha approvato una sovvenzione di 6,3 miliardi di EUR (12,8% del PIL croato 2020) per il 2021-2026 e la Croazia ha ricevuto il primo pagamento (818 milioni di EUR) di questo pacchetto di ripresa (RRF) nell'ottobre 2021. Sia il disavanzo pubblico che il debito dovrebbero diminuire nel 2022, dopo un miglioramento già registrato nel 2021.
La Croazia si sta concentrando sul risanamento di bilancio per facilitare l'adozione dell'euro entro il 2023. Pertanto, è probabile che il disavanzo statale scenda al di sotto del 3% già nel 2022.
Il 28 gennaio, Scope Ratings ha confermato il rating creditizio del paese a "BBB-" e ha rivisto il suo outlook da stabile a positivo, citando le riforme in corso di adesione del paese all'UE. Si prevede che l'economia crescerà del 4,5% nel 2022 e del 3,8% nel 2023.
(Fonte: FocusEconomics.com, Co.fa.ce.com)
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