Il Governo bulgaro ha sottoposto al Parlamento un pacchetto di
modifiche alla Legge sulle imposte sul reddito delle persone
giuridiche.
Il Governo prevede tra l'altro un'espansione delle agevolazioni
fiscali per datori di lavori del settore manifatturiero partendo
dalle regioni del paese con tassi di disoccupazione particolarmente
elevati. Secondo le leggi esistenti, agli investitori vengono
concessi incentivi per l'attività produttiva in comuni in cui il
tasso di disoccupazione è del 35% superiore alla media del paese.
Le nuove misure prevedono una riduzione di tale soglia al
25%.
A parte il requisito dell'attività produttiva in questi comuni, il
nuovo regime stabilisce anche che una società deve avere almeno
dieci impiegati di cui almeno la metà deve essere coinvolta
direttamente nel processo produttivo. Inoltre almeno il 30% dei
dipendenti deve avere la residenza permanente in uno dei comuni in
cui è disponibile l'agevolazione fiscale.
Il Governo prevede anche un approccio ecologico all'imposizione
delle emissioni dei gas serra prodotti dalle autovetture. Per i
veicoli della categoria euro 3 ed euro 4, l'aliquota sarà ridotta
del 30% e per quelli delle categorie euro 5 ed euro 6, l'aliquota
sarà tagliata del 50%.
Il Governo si propone anche l'introduzione di un controllo fiscale
del movimento dei beni con un elevato rischio fiscale. L'Agenzia
delle entrate redigerà annualmente degli elenchi con tali beni
sulla base delle frodi scoperte nell'ambito di ispezioni e di
controlli fiscali.
Le proposte per la riduzione dell'onere burocratico comprendono
modifiche al cosiddetto conto unico per il versamento delle imposte
e dei contributi sociali. I lavoratori autonomi avranno la
possibilità di scegliere tra imposte o contributi sociali per non
perdere i diritti connessi all'assicurazione sociale. La
possibilità della scelta era stata abolita con l'introduzione del
conto unico all'inizio dell'anno.
Le modifiche prevedono anche un sistema semplificato in materia di
pagamenti posticipati di imposte e contributi sociali nel caso di
difficoltà finanziarie temporanee. L'obiettivo è quello di
facilitare alle imprese di pagare obblighi correnti e passati
mentre continuano la loro attività.
La serie di modifiche proposte prevede anche un regime di
pagamento dell'IVA per cassa. Tale regime, che sarà obbligatorio,
richiede che le imprese soddisfino determinati requisiti in
relazione al pagamento dell'IVA alle autorità fiscali dopo aver
ricevuto effettivamente i pagamenti per le forniture effettuate.
Questo sistema sarà anche disponibile per imprese con un fatturato
annuale fino a 500.000 euro che non anno obblighi insoluti nei
rispetti dello stato.