Automobili aziendali. Attualmente il beneficio in natura
imponibile in relazione alla messa a disposizione di un'auto
aziendale è determinato dall'emissione di CO2 del veicolo, dal tipo
di motore e dalla distanza percorsa tra abitazione e luogo di
lavoro, mentre il valore dell'automobile non è stato un fattore ad
influenzare il beneficio imponibile.
Secondo le misure adottate nell'ambito della legge finanziaria
2012, il beneficio in natura relativo all'uso di un'automobile
aziendale sarà aumentato legandolo al livello di emissioni di CO2 e
al prezzo di listino del veicolo. Il beneficio in natura continuerà
ad essere determinato su base forfettaria, ma i dettagli dovranno
ancora essere stabiliti. Non è ancora chiaro se i chilometri
percorsi saranno considerati o meno.
Reddito da investimenti. Gli interessi derivanti da titoli di
stato continueranno ad essere del 15% per i titoli finora emessi. I
risparmi derivanti da depositi regolati saranno anche in futuro
soggetti alla ritenuta alla fonte del 15% per la parte che supera
la quota esente. L'esenzione per interessi fino a 1770 euro per
contribuente continuerà ad essere disponibile alla fonte.
D'altra parte i contribuenti che percepiscono redditi da beni
mobili (interessi e dividendi) superiori a 20.000 euro all'anno
saranno soggetti ad un'imposta supplementare del 4% su tale tipo di
reddito per la parte che supera questa soglia. Il reddito da beni
mobili, al quale viene applicata la soglia in questione, non
include interessi esenti da imposizione derivanti da depositi di
risparmio regolati e da dividendi da liquidazione.
Per quanto riguarda la riscossione dell'imposta, esistono due
opzioni. Il contribuente può permettere alla propria banca di
informare le autorità dell'importo del reddito da beni mobili che
ha percepito. In questo caso l'imposta del 4% non sarà ritenuta
alla fonte ma dovrà essere pagata nell'ambito della determinazione
del debito fiscale sulla base della dichiarazione dei
redditi.
Se il contribuente non permette alla propria banca di informare le
autorità dell'importo del reddito da beni mobili che ha percepito,
l'imposta del 4% non è ritenuta alla fonte ed il rimborso di ogni
importo eccessivo di imposta ritenuta (p.e. perché la soglia dei
20.000 euro non è stata raggiunta) dovrà essere rivendicato
nell'ambito della dichiarazione dei redditi.
Contributi sociali sui redditi da lavoro autonomo. I contributi
sociali dei lavoratori autonomi sono limitati, cioè non sono dovuti
contributi per redditi professionali superiori a circa 75.000 euro.
L'intenzione è tuttavia di aumentare il limite a 100.000 euro al
fine di allineare i contributi sociali obbligatori al livello del
reddito.