Il Ministero delle Finanze ha pubblicato recentemente un nuovo
decreto in relazione all'art. 118 del Regolamento federale sulle
imposte sui cosiddetti "advance ruling". Tale articolo ha
introdotto la possibilità di ottenere, su richiesta e dietro
pagamento di un contributo amministrativo, un'informazione legale
vincolante, rilasciata sotto forma di avviso, in relazione alle
conseguenze fiscali di un'operazione non ancora compiuta al momento
della presentazione della richiesta.
Attualmente la legge prevede questa possibilità soltanto nei casi
della trasformazione di una società, del regime di consolidato
sociale e dei prezzi di trasferimento. Secondo quanto sostenuto da
alcuni rappresentanti dell'amministrazione fiscale, il campo di
applicazione potrebbe essere esteso ad altri casi.
I seguenti punti delle direttive appena emesse sembrano
particolarmente rilevanti. La richiesta per ottenere l'advance
ruling deve essere presentata all'ufficio delle imposte compente
per iscritto per fax o attraverso il portale Finanzonline. Non
saranno accettate richieste presentate con posta elettronica o
verbalmente.
L'informazione contenuta nell'avviso ha validità soltanto se i
fatti subentrano in conformità a quanto prospettato. La presenza di
"un interesse particolare in relazione alle conseguenze fiscali",
che è una premessa per poter presentare una domanda, è considerata
data nei tre casi previsti dalla legge. Oggetto di una domanda può
essere soltanto un fatto, mentre è possibile richiedere
informazioni legali pertinenti a diversi argomenti (p.e. imposta
sul reddito delle società, IVA, diritti).
Le conseguenze dell'avviso non vengono a mancare per la modifica
della giurisprudenza, per esempio della Corte Amministrativa, o per
decreti del Ministero, mentre invece si estingue il diritto alla
tassazione prevista dall'avviso nella misura in cui le disposizioni
in materia di tasse, su cui si basa l'avviso, vengono sospese o
modificate.
Il contributo amministrativo dipende dal fatturato e varia tra
1.500 e 20.000 euro per ogni domanda. In caso di rigetto o ritiro
della domanda, il contributo ammonta a 500 euro.